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Maitake e perdita di peso

Maitake e perdita di peso

Studi animali hanno dimostrato che l’assunzione di polvere di Maitake 20% della dieta ha inibito in modo significativo l’aumento del peso e del grasso corporeo rispetto ai controlli a parità di dieta (riduzione ponderale di quasi il 25%). In uno studio condotto alla Clinica Koseikai a Tokyo, sono stati somministrati 10 g di polvere di Maitake al giorno per due mesi a 32 soggetti soprappeso per valutare un’eventuale riduzione ponderale. Senza variazioni nella dieta, tutti i soggetti hanno perso peso, con una riduzione media di quasi 5,5 Kg.

L’azione del Maitake in questo senso è potenziata in modo significativo da un contemporaneo sostegno epatico, tramite EpaDX ad esempio, in quanto le problematiche metaboliche sono sempre associate ad una ridotta funzionalità epatica.

 

Un organismo intossicato può infatti sovraccaricare il fegato che rallenta le sue funzioni metaboliche. Quando è utile il Maitake Il Maitake è un fungo molto utile nei soggetti caratterizzati da obesità androide, la cosiddetta “forma a mela”, che è caratteristica della sindrome metabolica o della predisposizione a svilupparla. E’ utile quando sono presenti più sintomatologie che caratterizzano la sindrome metabolica, quali iperglicemia, alterazioni pressorie, steatosi epatica, etc. I dosaggi da utilizzare in questi casi sono da 1,5 a 3  grammi al giorno, a seconda dei casi, di fungo intero che vanno assunti in tre somministrazioni all’inizio dei tre pasti principali (500 mg- 1 g 3 volte al giorno prima dei pasti principali).

 

Per un sostegno immunitario, per potenziarlo o per sostenere l’organismo in corso di malattie degenerative, i dosaggi andrebbero aumentati sotto consiglio medico oppure il Maitake andrebbe associato ad altri rimedi con funzione simile per potenziarne l’azione (estratti polisaccaridici).  In caso di patologie oncologiche, può essere un valido aiuto nella gestione degli effetti collaterali delle terapie convenzionali a dosaggi da 3 a 6 grammi al giorno. La signatura di questo fungo ricorda le proliferazioni papillomatose della vescica ed infatti, anche a livello scientifico, è risultato molto utile nel trattamento dei carcinomi uroteliali della vescica e soprattutto nella prevenzione delle recidive insieme al Polyporus umbellatus che ha una forma molto simile.

 

Anche in questo caso i dosaggi di fungo intero arricchito in polisaccaridi o di estratto possono variare da 3 a 6 grammi al giorno. L’associazione Maitake e Polyporus umbellatus risulta molto utile nella gestione delle cistiti infiammatorie e batteriche conseguenti alle instillazioni vescicali con Bacillus Calmette Guerin o con altri farmaci chemioterapici quali la mitomicina.

 

Gli effetti del Maitake sono fortemente potenziati dall’assunzione di vitamina C che quindi va sempre associata.